Il 7 luglio parte da Torino, con una staffetta che attraverserà tutte le regioni italiane, la prima campagna di crowdfunding completamente dedicata alle imprese. Dopo il lockdown, in cui le grandi imprese hanno sostenuto il sociale con donazioni importanti, la piccola media impresa lancia ora una sfida in cui è assoluta protagonista : raccogliere fondi per finanziare l’educazione contro la violenza di genere perché solo grazie alla prevenzione si scongiura l’emergenza.

Promotrici della Campagna sono APID Torino, CONFAPID e CAFID, di cui fanno parte AIDDA; Confartigianato Donne Impresa Torino e Confagricoltura Donna.

I fondi saranno destinati a un originale progetto di SAFE, la prima agenzia di foundraising italiana che ha fatto della valorizzazione del lavoro educativo la propria mission.

A safe and normal day è dedicato alle scuole secondarie di primo grado. Adele Tulli e Laura Romano, la regista e la produttrice di Normal, presentato in prima mondiale al Festival di Berlino e nominato da Wired tra i migliori dieci film del 2019, entreranno., insieme a educatrici ed educatori specializzati nell’educazione contro la violenza di genere, in 4 classi di 4 regioni italiane.

Da gennaio 2021 a giugno 2022 saranno coinvolte: una rete nazionale dedicata all’educazione contro la violenza, 4 reti di imprese con sedi in tutto il territorio nazionale, 1 regista vincitrice di numerosi festival, Adele Tulli, 1 casa di produzione, Film affair, 4 scuole di 4 diverse regioni italiane con 100 studenti di scuola secondaria di primo grado, 25 formatrici/formatori professionisti, 70 ore di formazione in presenza sull’emersione di stereotipi e discriminazioni, 5 laboratori tecnici di regia e ripresa, 100 ore di tutoraggio, 60 ore di post-produzione, 4 docufilm realizzati dalle ragazze e dai ragazzi.

L’obiettivo è un percorso di elaborazione critica di pregiudizi, tradizioni e pratiche basate sull’idea di normalità dei ruoli stereotipati di donne e uomini nella vita quotidiana delle/degli studenti. I quattro docufilm saranno presentati ai festival di settore e diventeranno uno strumento educativo a disposizione delle 22 associazioni e organizzazioni della Rete Safe per promuovere il contrasto alla violenza di genere.

Contro la violenza la soluzione di SAFE è l’educazione e ora lo fa con titolari e dirigenti di piccole e medie aziende, che sanno quanto sia importante programmare, valutare i fattori di rischio, calcolare l’impatto delle proprie strategie, e che la vulnerabilità verso l’emergenza deve essere diminuita il più possibile. Protagoniste sono la responsabilità sociale di impresa e le correlazioni possibili tra innovazione sociale, innovazione d’impresa e innovazione didattica.

Giovani, aziende, associazioni, una intera comunità educante ed educata anche ai più piccoli, possono contribuire a creare una nuova cultura libera dalla violenza di genere.

L’evento di lancio del progetto, una giornata di workshop, presentazioni e confronti per parlare di educazione contro la violenza e cultura di impresa e le loro straordinarie possibili connessioni, si è svolto il 22 novembre 2019 nella scuola Pascoli, appena inaugurata, oggetto di un importante intervento di recupero nell’ambito del progetto Torino fa scuola. Il progetto, curato da ARCHISBANG ed AREAPROGETTI, introduce soluzioni spaziali innovative in linea con l’evoluzione degli approcci pedagogici della scuola all’interno dei vincoli e delle risorse date dal patrimonio edilizio esistente. La scuola Pascoli, ha un nuovo ingresso, accessibile a tutti, con un atrio ampio e luminoso per i ragazzi che è anche luogo di comunicazione con la città e il quartiere, una sala lettura realizzata in un piano ammezzato costruito ex novo e spazi diffusi ai diversi piani con postazioni comode che invitano alla lettura, nell’ottica di una scuola che sia civic centre, ovvero con la possibilità di essere aperta oltre l’orario scolastico. È stata ripristinata la palestra utilizzata in modo flessibile per piccoli eventi ed è stata creata una terrazza verde sul tetto dal lato di Via Duchessa Jolanda per consentire agli studenti di fruire di uno spazio all’aperto.

Questa conformazione degli spazi ha consentito di ospitare tutti gli eventi, che hanno interessato l’intera scuola.

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