Il PRG di Torino ai tempi del Coronavirus.

Lo scorso 11 giugno si è riunita la commissione Urbanistica del Comune di Torino, come succede di questi tempi in una stanza virtuale; il tema all’ordine del giorno era – per la prima volta dopo il lockdown dovuto alla pandemia -“STATO DI AVANZAMENTO DELLA REVISIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE”. Nel corso della minuziosa relazione, fatta dall’Assessore e dai funzionari, sono stati ordinatamente enumerati gli elaborati in corso di redazione, ripercorrendo l’ordine degli adempimenti richiesti dalle norme regionali e verificando lo stato di avanzamento di ciascuno di essi. Sul merito del Piano invece, ben poco è stato detto a proposito di contenuti, di strumenti e di obiettivi, dei nodi territoriali, sociali ed economici, salvo gli ovvi riferimenti ai documenti che avevano a suo tempo anticipato l’iniziativa di revisione.

Ciò che i vertici dell’Assessorato hanno inteso segnalare è stata la capacità, da parte degli uffici tecnici, di procedere nell’elaborazione, superando le gravi difficoltà tecniche e logistiche poste dalle norme di distanziamento.

Pur riconoscendo ai funzionari del Comune tutti i loro meriti in questa tragica sospensione delle procedure e dei comportamenti consolidati, vale tuttavia la pena segnalare che proprio i meccanismi di diffusione del contagio nel mondo ed i diversi provvedimenti adottati per contrastarlo – al centro dell’attenzione mediatica in questo passaggio storico – hanno messo in evidenza le strettissime relazioni che intercorrono tra i meccanismi della pandemia e le forme insediative, i paradigmi normativi, le pratiche sociali, i criteri di infrastrutturazione, le gerarchie di valori che presiedono all’organizzazione del tessuto urbano. Le priorità che hanno da molti anni contribuito a stabilire criteri consolidati di governo del territorio sono state velocemente compromesse dalla necessità di contenere la diffusione del contagio: in primo luogo la misura e le caratteristiche degli spazi e il loro livello di connessione fisica e virtuale con il sistema intero; subito dopo la distribuzione dei presidi sanitari territoriali, la relazione tra tessuto abitativo e nuclei scolastici, commercio, uffici, fabbriche; la disponibilità di luoghi aperti; la qualità dell’ambiente; le diverse forme dell’abitare……..

Inoltre, la necessità, resa evidente dalla pandemia, di dare corso in maniera più marcata al decentrare servizi e funzioni pensando a come connettere meglio realtà extraurbane che grazie a smartworking e distanziamento possono essere rivisitate come luoghi di lavoro, di produzione, di apprendimento e di vita.

Molte sono state in questi pochi mesi, le riflessioni, i confronti, le valutazioni e in qualche caso le sperimentazioni in merito alle condizioni dell’abitare, del lavoro, dello studio, dell’esercizio dei diritti e dei bisogni materiali e immateriali, nelle condizioni imposte dall’emergenza pandemica, e costante era il richiamo alle misure, alle forme, alla collocazione, alle reti inerenti gli elementi che formano la città fisica, dunque ad aspetti che sono specifica materia del Piano Regolatore.

Non era forse questa, la revisione in corso del PRG, l’occasione migliore per una pausa di riflessione che permettesse di riconsiderare il lavoro svolto alla luce di eventi recentissimi – e totalmente imprevedibili nel momento in cui il processo è iniziato – e di assumere provvedimenti adeguati e diretti per migliorare la qualità urbana sotto tutti gli aspetti, compresi quelli relativi al contrasto di contagi conosciuti e sconosciuti?

IN/Arch Piemonte ritiene necessario, in questo momento in cui si fanno i primi bilanci della vicenda Covid e si cerca di accelerare la ripresa delle attività cittadine, esprimere la propria preoccupazione in merito ad un percorso, programmato da parte degli organismi preposti alla redazione del Piano, che sembra non cogliere appieno la specificità di problemi oggi evidenti, che impongono risposte urgenti ed efficaci e che riguardano direttamente gli interessi dell’intera comunità urbana. IN/Arch Piemonte si augura che nelle successive fasi del procedimento, vengano accolte le osservazioni qui formulate, riconoscendo la necessità di valutare l’impatto degli eventi pandemici sul principale strumento di coordinamento delle politiche di trasformazione della Città.

La proposta tecnica di revisione del PRG di Torino pubblicata sul sito del Comune di Torino QUI

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