2/3 Trilogia | LE TRE T. T. T. DELL’ARCHITETTURA | Tradimento, Tradizione, Traduzione.

L’ARCHITETTURA È UN ESERCIZIO INTELLETTUALE

L’ARCHITETTO TRADUTTORE

milioni di vite passate, presenti e future, quegli edifici recenti, nati su edifici antichi e seguiti a loro volta da edifici ancora da costruirsi, mi sembra si susseguissero nel tempo, simili alle onde”. (1)

L’architetto è il traduttore del testo architettonico, delle strutture preesistenti, innestandovi nuovi interventi, una somma di palinsesti, tra alterità e adattività. 

Gli architetti esprimono quello che della città comprendono tra ri-letture e ri-utilizzi. Operano allo stesso modo del traduttore del testo letterario.  Non si può tradurre fedelmente una poesia russa o un romanzo americano, qualsiasi carme in qualsivoglia lingua. Il lavoro meticoloso, attento, dell’opera del traduttore, ovvero di colui che tradisce il testo, così da rinnovarlo, renderlo disponibile e comprensibile ai più. 

E’ interessante riflessione di Francesca Sanvitale, traduttrice del Romanzo di Raymond Radiguet “Il diavolo in corpo”.  Nella postfazione descrive le difficoltà riscontrate, e il modus operandi comune a molti traduttori. Tale approccio è simile a quello dell’architetto: “I pezzi che compongono il corpo silenzioso che abbiamo davanti, le frasi e nelle frasi le parole, possono e devono essere smembrati per essere ricomposti in un universo espressivo completamente differente. Il corpo va prima sezionato e poi ricostruito. Dunque è un prigioniero (per ipotesi, amato) che sarà sottoposto a un atroce esperimento: cambiare pelle, muscoli, circolazione sanguigna e linfatica per diventare un essere nuovo e in un modo sconosciuto, cioè in un altro sistema linguistico, eppure mantenendo la stessa fisionomia. A noi è concessa la massima libertà per portare a termine la fantastica operazione.” (2)

Le città sono una sequenza di “fratture” ed “assestamenti”, un continuo “bradisismo”, in cui alcune “vecchie” fabbriche degli edifici trovano rinascita attraverso la riattualizzazione e il riuso   delle stesse.  La strategia del riuso, sin dall’antichità alla contemporaneità, è una pratica che accomuna, anche nelle differenze, tanti straordinari edifici. Tra questa grande moltitudine di edifici ve ne sono alcuni casi esemplari.  Quella che ha nutrito la mia formazione e il mio immaginario di architetto è la Cattedrale di Siracusa, la quale è la principale testimonianza e sintesi di millenari eventi sedimentati.

Un saggio Carlos Martí Arís, compie una sintetica ma efficace riflessione sulla genesi costruttiva della Cattedrale di Siracusa che da edificio pagàno, archetipo di Ordine Dorico, attraverso il riuso delle sue strutture diventa Basilica cristiana. “L’edificio sembra di conseguenza scaturire dalla sovrapposizione concettuale di due strutture elementari che si fondono tra loro in un amalgama, che lascia comunque intravedere la composizione delle parti“. (3)

Come descrive Arís “variazione, concatenazione, sovrapposizione: questi tre tipi di processi che ci hanno consentito di caratterizzare alcuni monumenti, sono nello stesso tempo procedimenti fondamentali in cui può articolarsi il progetto architettonico” (4)

Marguerite Yourcenar nelle Memorie di Adriano descrive con mirabile sintesi poetica il valore simbolico della ricostruzione nei siti antichi, “ricostruire significa collaborare con il tempo nel suo aspetto di “passato”, coglierne lo spirito o modificarlo, protenderlo, quasi, verso un più lungo avvenire; significa scoprire sotto le pietre il segreto delle sorgenti.” (5)

Note

(1) Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano, traduzione e cura di Lidia Storoni Mazzolani, Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino 1988

(2) Racconto di un traduttore occasionale. Francesca Sanvitale.  Il diavolo in corpo.  Raymond Radiguet. L’Unità /Einaudi. Collana “Scritti e tradotti da scrittori /12 1989. 

(3) Carlos Martí Arís, Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura. Città studi edizioni, collana del Dipartimento di Progettazione dell’Architettura del Politecnico di Milano, Milano 2002.

(4) Carlos Martí Arís, op. cit.

(5) Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano, op. cit.

TESTO TRATTO DA : Vincenzo Latina. “T. T. T.”, The three “T”s of reuse .RE-USE . AREA 166. pp.4-9. In AREA – ISSN:0394-0055 vol. 166, anno 2019

Nella foto il rilievo laser scanner della cattedrale e inserimento del tempio Dorico.