PROGETTO di Franco FUSARI | Davide DUTTO | Cristiano PISTIS | Federico DE GIULI
COMMITTENTE Immobiliare CARLINA s.r.l.
IMPRESA DE-GA S.p.a
FOTO Barbara Corsico
2011 | 2015
Foto e relazione tratte da Archilovers Premi IN/Architettura 2020
La realizzazione dell’hotel Nh Collection Piazza Carlina è stata una vicenda assai controversa per Torino, ha attivato un vivace dibattito sull’opportunità di destinare tale uso il luogo dove visse Antonio Gramsci per circa un decennio durante la sua permanenza a Torino. L’isolato di cui parliamo attraverso i secoli è stato più volte rimaneggiato e trasformato per assolvere a diverse funzioni quali albergo di virtù, una sorta di collegio per l’insegnamento dei mestieri artigiani, casa da reddito ed infine casa popolare dagli anni ottanta.
Il nostro intervento, non diversamente dai precedenti, deve essere letto come un processo rispetto al quale la forma architettonica è un modo di sostanziarsi dei luoghi per sua natura transitorio, un modo per dialogare con la narrazione del tempo che forma e disfa di continuo.
Il progetto si è sviluppato lungo due capisaldi fondamentali: la fondazione barocca dell’isolato, che ne ha determinato la tipologia ed il rapporto con il contesto urbano e la difficile transizione moderna della città all’inizio del XX secolo in cui si è ridefinito quanto resta dell’apparato decorativo esistente.
Questi due momenti non sono da intendersi come due modelli iconici o stilistici cui tendere od ispirarsi quanto come snodi storici che richiamano ed indirizzano gli eventi ed i cui echi hanno ancora oggi la forza di imprimere senso ai luoghi e riempirli di suggestioni.
Il progetto consiste quindi nel fare spazio alle nuove funzioni dentro ai volumi esistenti cercando di entrare in relazione con l’identità dei luoghi e cercando un compromesso con le esigenze economiche, funzionali, gestionali, costruttive, conservative, sociali, ecologiche…
Il cortile è il cuore del progetto, uno spazio fruibile da tutti i cittadini, una vera e propria macchina scenica, su cui far scorrere la vita del nuovo hotel. Le strutture del cortile sono predisposte per ospitare un progetto artistico e naturalistico pensato con l’artista torinese Enrico De Paris che prenderà forma nei prossimi anni, un’opera realizzata con grandi alberi sospesi nel vuoto in un delicato equilibrio tra naturale ed artificiale.
Una struttura a portico regge un sistema di tende motorizzate che scendono all’occorrenza, al fine di ridurre il soleggiamento estivo o per creare schermi leggeri che filtrano la transazione architettonica tra storia e contemporaneità. Su di esse come in una gigantesca lanterna magica ispirata al mondo del precinema si potranno proiettare spettacoli di son et lumière.
La costruzione e la gestione dell’albergo è stata l’occasione per attivare collaborazioni con artisti e gallerie cittadine tra cui Monica Carocci che è intervenuta nelle cabine degli ascensori e Santo Cinalli che ha scolpito il banco del Bar e alcune testiere in legno di cedro.
Inoltre opere di M. Merz, Carol Rama, D. Galliano arricchiscono i locali delle parti comuni, Altre iniziative ed esposizioni temporanee sono state progettate con La galleria Persano e Camera il Centro Italiano per la Fotografia
I progettisti gli architetti Franco Fusari, Davide Dutto, Federico De Giuli e Cristiano Pistis insieme all’ingegner Gianni Vercelli (strutture) hanno cercato di creare un giusto equilibrio tra storia e contemporaneità.
I materiali utilizzati per le finitura interne richiamano l’edilizia residenziale di inizio novecento come le cementine bianche e nere, seminati con marmi locali, pietra di Luserna, e legno di rovere.
Gli intonaci sono a base calce e in alcuni casi lasciati senza tinteggiatura con il tipico colore nocciola e la grana della rasatura.
Oltre al cortile dove abbiamo cercato di valorizzare il rapporto dell’albergo con la città e con la bellissima Piazza Carlina, abbiamo utilizzando le coperture delle maniche laterali, dove sono state realizzare due ampieterrazze coperte con verde organizzato ad orto dove è possibile vedere la città in tutta la sua bellezza con punti di vista della Mole e della collina inconsueti.
La decorazione delle facciate non ha reso possibile isolare con un cappotto esterno l’edificio, abbiamo comunque raggiunto ottimi risultati usando intonaci ad alte prestazioni termiche a base calce stesi in spessore su entrambe i lati delle murature perimetrali. Gli impiantti utilizzano acqua di falda e pur garantendo ottime rese sono ispirati alla massima semplicità di utilizzo e manutenzione.
Bibliografia: INGRID K. WILLIAMS “At Turin Hotel, a Minimalist Mood, With a Dash of History” in New York Times 12 FEB. 2016
