Un patrimonio da valorizzare e restituire alla città come spazio pubblico.
Le Mura Aureliane, realizzate nel 270-275 d.C. dall’imperatore Aureliano e sopraelevate da Onorio all’inizio del IV secolo d.C. si sviluppavano per circa 19 Km intorno alla città inglobando alcune importanti preesistenze come l’Anfiteatro Castrense, la Piramide Cestia, il Castro Pretorio. Delle antiche mura rimangono circa 13 Km.
Le Mura Aureliane rappresentano un patrimonio archeologico, storico e culturale unico in Europa, eppure versano in uno stato di abbandono e di degrado. La cinta muraria, nonostante la sua potenza, è un patrimonio inerte che non si è integrato al sistema urbano, non è diventato una infrastruttura per la riqualificazione della città, né una vera risorsa per i cittadini e i turisti.
Tale patrimonio non ha trovato nelle politiche di sviluppo della Capitale e in particolare nei suoi piani urbanistici una adeguata attenzione. Manca ancora un impegno politico in questa direzione e un progetto operativo unitario che consideri le mura come una grande infrastruttura dello spazio pubblico, una risorsa e non un costo.
Riprendendo le proposte e le indicazioni dell’ambito di programmazione strategica Mura individuato da Piano Regolatore urbanistico di Roma approvato ne 2008 e mai attuato, il Comitato Mura Latine, l’Inarch Lazio, Docomomo e la Temple Univerity hanno sviluppato il programma Intorno alle mura di Roma per la riscoperta delle potenzialità delle mura e la promozione di un parco urbano e di un itinerario pedonale lungo il suo perimetro,
Di questo programma, al quale ho partecipato attivamente, riporto gli elementi essenziali
Intorno alle mura di Roma
Il programma Intorno alle mura di Roma ha riportato l’attenzione della cittadinanza, delle istituzioni, degli operatori pubblici e privati su una risorsa straordinaria, che va riscoperta come bene comune e riproposta come grande progetto urbano capace di interpretare e riqualificare le relazioni tra il centro città e la sua prima espansione. L’iniziativa camminare intorno alle mura Aureliane ha coinvolto oltre 2000 cittadini che per 8 domeniche tra il 2018 e il 2021 hanno seguito con partecipazione le comunicazioni e i commenti di archeologi, urbanisti, storici dell’arte, botanici e sociologi che guidavano la camminata e a turno si passavano la parola.
Il lavoro svolto ha prodotto una mappa del circuito murario e la guida Intorno alle mura di Roma. Itinerari di archeologia e architettura (Are edizioni)
Camminare intorno alle mura
Camminare intorno alle mura è oggi una impresa, non esiste un circuito pedonale e ciclabile. Ovunque degrado e incuria. Mancano servizi e arredi e la realizzazione del parco lineare è rimasta solo sulla carta. Siamo convinti che tra gli impegni della amministrazione capitolina debba esserci una specifica attenzione per la cinta muraria non solo per gli aspetti di manutenzione e di restauro, ma in particolare per gli aspetti urbanistici, di mobilità sostenibile e di fruizione di un bene che nel suo insieme è uno dei segni identitari della città.
In questa direzione, tra gli interventi prioritari va realizzata intorno alle mura una infrastruttura pedonale e ciclabile come primo passo del futuro Parco urbano.
Il percorso
Il percorso è una infrastruttura riconoscibile e continua, integrata rispetto ai caratteri del recinto murario. La sua realizzazione consentirà di liberare spazio, consentendo la visione delle mura con il suo attacco a terra. A tale scopo è auspicabile il divieto di parcheggio delle auto lungo il perimetro murario. L’itinerario si svilupperà prevalentemente lungo il perimetro esterno e per alcuni tratti anche lungo quello interno. Un percorso di circa 13 Km in cui troviamo contesti diversi: tratti in cui i marciapiedi sono assenti o del tutto insufficienti; tratti con spazi verdi; tratti in cui la fruizione delle mura è impedita per la presenza di impianti sportivi, artigianali, di servizio (come le aree logistiche dell’Ama e Acea). La progettazione dell’opera va necessariamente contestualizzata.
Il progetto assume come scenario strategico il Giubileo e L’Expo 2030, proponendo una infrastruttura urbana di base che riteniamo indispensabile per la valorizzazione culturale e turistica delle mura di Roma, un patrimonio unico in Europa.