Devo mettere in chiaro sin da subito che sulla TAV io ho molti dubbi. Da un lato mi rendo conto che la possibilità di raggiungere Lione, e quindi Parigi, e i paesi dell’Est dall’altra parte, in minor tempo, potrebbe significare per Torino una maggiore centralità nel panorama europeo, con i benefici che potrebbero discenderne, e che privilegiare il trasporto su rotaia per le merci potrebbe rappresentare un maggior benessere in termini di sature e salvaguardia dell’abiente. Dall’altro sono convinta che occorra privilegiare delle politiche di manutenzione dei territori, convogliando le risorse sulla conservazione del patrimonio e sulla prevenzione dei danni causati sempre più frequentemente da terremoti, frane, alluvioni e dai profondi mutamenti climatici.
Credo, però, che occorra avere sulla TAV un quadro chiaro e delle informazioni accessibili a tutti. Ad esempio, sono stati realizzati dei tunnel geognostici, sia in Italia che in Francia, che per i sostenitori della TAV rappresentano un vero e primo avvio dei lavori, perché sono già parte del tracciato definitivo, mentre per coloro che sono contrari alla TAV rappresentano solo indagini preliminari, finanziate unicamente a questo scopo. Un fatto, i tunnel, e due diverse interpretazioni, basate su due punti di vista diversi.
Ecco perché bisogna lavorare sulla conoscenza dei fatti e sulla diffusione della consapevolezza. Quindi proponiamo, come IN/Arch Piemonte, di costruire un luogo dove chiunque possa avere la possibilità, se vuole, di capire il progetto della TAV, e le ragioni del consenso e del dissenso su quest’opera.
Intanto cominciamo a raccogliere interventi, pareri e proposte che pubblichiamo sulla nostra newsletter, dando voce a opinioni differenti. Gli articoli che seguono sono in favore della TAV, nei prossimi numeri troverete pareri di segno opposto.
Buona lettura!
articolo tratto da Repubblica Torino a fiema di Marina Paglieri (13.11.2018)