Eccoci nel 2018. Il 2017 si è chiuso per IN/Arch Piemonte in maniera positiva, con nuovi soci, l’adesione di Ance e Confindustria Piemonte, l’approfondimento di temi interessanti con Urban Center Metropolitano e il collettivo internazionale Urban Reports.

In pochi mesi, dalla presentazione pubblica della nuova sezione piemontese, siamo riusciti a dotarci di strumenti di comunicazione semplici, trasparenti ed efficaci: la pagina Facebook, gli account di Twitter e Instagram, il sito web www.inarchpiemonte.it.
Sul sito – oltre agli articoli su temi ed eventi che ci pare interessante divulgare e proporre come materia di riflessione e commento – è già possibile trovare lo statuto nazionale, il regolamento della sezione, il comitato scientifico con il curriculum di ciascun componente, il modulo di iscrizione compilabile online e indicazioni per il pagamento della quota associativa attraverso bonifico o PayPal.

Sulla pagina Fb abbiamo lanciato da qualche settimana una campagna per raccogliere indicazioni e materiali fotografici sulle architetture piemontesi del dopoguerra. Il pretesto ci è stato offerto dalla partecipazione a un bando ministeriale per la formazione dell’atlante delle architetture contemporanee italiane del dopoguerra. Avendo ricevuto alcune indicazioni interessanti e un buon numero di spunti da approfondire, è nostra intenzione proseguire con questa iniziativa e creare una sezione del nostro sito dove raccogliere le immagini delle architetture piemontesi.
Chiediamo quindi a tutti di segnalare le più significative attraverso la pagina Fb (www.facebook.com/inarchpiemonte) o via mail (progetto@inarchpiemonte.it). È ammesso includere anche opere realizzate su progetti a propria firma… senza esagerare.
Tutte le architetture dovranno essere corredate di almeno una fotografia, l’indicazione dei progettisti, del luogo e, ove possibile, dell’impresa costruttrice; verranno valutate da alcuni rappresentanti del comitato scientifico di IN/Arch Piemonte e pubblicate.

Sempre nell’ottica di valorizzare la buona architettura, possibile solo grazie alla collaborazione virtuosa tra progetto e realizzazione, intendiamo avviare iniziative di confronto e studio delle esperienze di collaborazione tra progettisti e imprese, nel campo dell’architettura e del design.

Per quest’anno abbiamo anche altri, nuovi, traguardi.

  • Il Congresso nazionale sul tema Accoglienza, innovazione e futuro, che, in occasione del centenario della nascita del fondatore Bruno Zevi, intende ribadire con forza che IN/Arch è – come si legge nel discorso fondativo – «una casa dove coloro che producono l’architettura si ritrovano, concordano il loro lavoro, dibattono problemi, predispongono strategie per incidere negli orientamenti della classe dirigente, nella vita del paese, nell’opinione pubblica». Proprio per questo il Congresso si svolgerà solo dopo le elezioni politiche di marzo, per avere la possibilità di presentare delle proposte al nuovo governo, e verrà preceduto da un seminario di lavoro che si terrà a Roma il prossimo 26 gennaio, per delineare i programmi futuri dell’Istituto e avviare una sintesi delle diverse proposte delle sezioni regionali, espressione complessa e variegata delle differenti realtà del nostro Paese.
  • La realizzazione di iniziative di confronto e definizione di nuove strategie per il lavoro. La stretta collaborazione tra progettisti, architetti e ingegneri, e le organizzazioni imprenditoriali, che trova in IN/Arch un luogo privilegiato di incontro, può rappresentare un’occasione importante per avviare un dialogo concreto, tra operatori del settore e con le amministrazioni.
  • La definizione di iniziative di formazione accreditate rivolte ad architetti ed ingegneri, con proposte rivolte alla formulazione di un programma attrattivo, legato ad esperienze pratiche e ad una domanda non soddisfatta, che presenti tra il corpo docente personaggi di riconosciuta fama e competenza, in grado di trasmettere conoscenze ed esperienze originali e innovative, al di fuori degli aspetti esclusivamente tecnici e normativi, capaci di coagulare interessi di ampio respiro, in cui sia rilevabile il valore collettivo del territorio e della città come espressioni del sistema sociale.

Per fare tutto questo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, per questo avviamo oggi la campagna di adesioni a IN/Arch: «REGALATI UN ANNO DI BUONA ARCHITETTURA». All’interno di IN/Arch Piemonte c’è spazio per le idee e le proposte che abbiano contenuti innovativi per lavorare concretamente sull’architettura, intesa come orizzonte del vivere civile, strumento di qualità della società e del territorio.