IL FASCICOLO DELL’INCONTRO DEL CICLO MILANO: NUOVE ARCHITETTURE A CONFRONTO DEDICATO AL COMPLESSO RESIDENZE CANONICA PROGETTO DE AMICIS ARCHITETTI.

Un intervento calato entro un tessuto storico stratificato del quale appare il logico aggiornamento e completamento in riferimento ai vincoli del contesto e della normativa. Circostanza che comporta di dover costruire pazientemente l’idea progettuale piuttosto che concepirla preliminarmente gestendola a posteriori come avviene, in generale, con gli interventi isolatI e la progettazione coordinata a livello insediativo e tipologico ha generato la matrice spaziale della corte aperta e un’articolazione complessa degli spazi privati.
Un’idea complessa basata su un dispositivo attuativo articolato nel quale si confrontano ben cinque procedure diverse che si son dovute integrare e armonizzare per raggiungere il risultato sia a livello insediativo che tipologico.
Per quanto riguarda i contenuti oltre alla prescritta continuità del fronte stradale si è perseguita quella, che considero una forma adeguata di rapporto con la storia, basata sulla conservazione del corpo di fabbrica dell’edificio, operando sul basamento e sul coronamento per introdurre aspetti di innovazione attraverso finiture, ben presentate in termini compositivi ma forse troppo sofisticate che, nella loro ricercatezza, presentano qualche controindicazione. In particolare l’ottone nell’imbotte delle finestre del piano superiore e il rivestimento in marmo nero assoluto fittamente scanalato del piano terreno, tanto da apparire come un materiale artificiale.
Le due grandi aperture triangolari con angoli arrotondati ricavate nella corte per areare il parcheggio sottostante hanno richiesto una protezione formata da piattaforme che funzionano anche da sedute, mentre le passerelle che collegano il vano scala con i ballatoi di accesso alle abitazioni del primo piano presentano nelle travi apparentemente sovradimensionate a sostegno delle grandi lastre di pietra serena che costituiscono il piano di calpestio con i bellissimi parapetti senza montanti.
Un progetto “generativo” che offre spunti di riflessione molto interessanti rispetto ad altri interventi molto più assertivi.