Unione Culturale Antonicelli: 1° ciclo di incontri – stagione 2018/2019 – Via Cesare Battisti 4, Torino

Martedì 25 Settembre – ore 20.45

La “spoliazione” urbana. Fattori interni ed esterni

intervengono:

Angelo Pichierri (sociologo, UNITO) – Giovanni Semi (sociologo, UNITO) –

Simona De Simoni (Dott. di ricerca, Filosofia, UNITO)

moderano: Davide Derossi (architetto) e Silvano Belligni (politologo)

A Torino come in molte città non solo italiane, da diversi anni, é in atto un progressivo “processo di spoliazione” delle tradizionali funzioni urbane. Lo sviluppo della globalizzazione economica, mediatica, digitale, ha permesso la diffusione estesa di modelli di consumo, di commercio, di servizio, di produzione sempre più esterni, transnazionali, e comunque esogeni ai contesti di riferimento locale. All’imponente crescita delle nuove ricchezze trans-territoriali sembra corrispondere l’impoverimento delle economie locali. I piani terra perdono la funzione dello scambio, per via della diffusione di troppi centri commerciali di media e grande dimensione, mentre contemporaneamente si diffondono nuove “monadi” logistiche (capannoni di stoccaggio) a servizio del commercio digitale. La distribuzione e consegna a domicilio del cibo lavorato riduce le attività di ristorazione a servizio della città. Allo stesso modo parte del piccolo e medio artigianato non riesce a  sostenere le sfide tecnologiche della produzione e del commercio globale.

Un processo variegato che interessa le parti più deboli della città, con una riduzione sensibile delle attività, del commercio e del lavoro. Mentre la parte centrale della città si trasforma in una “piattaforma per eventi”, attrezzata per offrire un’immagine di efficienza e qualità ambientale, in grado di attrarre nuovi investitori e nuovi consumatori, il divario fra i quartieri benestanti e le aree urbane fortemente impoverite si accentua. Una città sempre più escludente e diseguale fa da sfondo a ripetute retoriche incentrate sul cambiamento. In questo quadro i normali strumenti della programmazione e pianificazione urbanistica sono diventati armi spuntate in una guerra senza confini, dove i medesimi modelli globali di estrazione del valore sembrano pervadere interi territori a velocità incontrollata.

Quali nuove forme di resistenza, di collaborazione collettiva, di mutualismo si possono mettere in atto?

Quali forze endogene possono giocare un ruolo determinante nella riattivazione delle parti di città indebolite?

Quali politiche urbane, quali strategie è necessario disporre per recuperare il “diritto alla città”, per riappropriarsi  di tempi e spazi del vivere urbano?

Qui il programma completo del 1° ciclo di incontri dell’Unione Culturale  Gruppo Città e Territorio – stagione 2018/2019