IN/Arch Piemonte ha una soluzione per tutto.

Finito il periodo di “tolleranza”, le nuove regole sulla PRIVACY sono diventate operative: chi non si adegua rischia inutilmente pesanti sanzioni, nell’ordine di 20.000 euro sino al 4% del fatturato. Niente paura, CI PENSA IN/Arch. Sta per arrivare il nuovo corso operativo che rende semplice ed economico adeguarsi alla normativa ed offrirà anche i 4 crediti formativi nelle materie ordinistiche. Rendiamo utile il nostro tempo.

A poco più di un anno dal debutto del regolamento europeo – il cosiddetto GDPR, diventato operativo il 25 maggio 2018 – il tema della privacy torna a imporsi nella vita degli studi professionali. A maggio 2019 è, infatti, scaduto il periodo di tolleranza concesso dal legislatore per consentire un approccio morbido alle nuove regole sulla riservatezza e per molti può essere necessario effettuare analisi degli adempimenti per non farsi trovare impreparati.

Il Regolamento UE 2016/679, in vigore anche in Italia dal maggio 2018, pone l’accento sulla esigenza di tutela dei dati personali in possesso di  Imprese, PP.AA., Studi professionali e Professionisti, Associazioni ed Enti, che sono i Titolari del trattamento e devono garantire, sin dal momento della raccolta, la riservatezza, la protezione e il corretto trattamento . 

I Titolari devono garantire contemporaneamente la possibilità degli Interessati (Cittadini a cui si riferiscono i dati personali oggetto del trattamento) di poter esercitare i diritti  a loro riconosciuti dal GDPR (Diritti di accesso, rettifica, cancellazione/oblio, limitazione del trattamento, portabilità dei dati).

Quali, dunque, sono i controlli da fare per sapere se lo studio professionale è allineato con i nuovi obblighi sulla tutela dei dati? Cosa fare in caso di perdita dei dati, il cosiddetto data breach? Come devono essere conservati i dati e per quanto tempo? Cosa occorre fare se parte dei dati vengono affidati un’altro professionista che si occupa di progettazione specialistica – per es. strutture, impianti, e così via?

Il Regolamento prevede controlli che il Garante può effettuare autonomamente o su segnalazione degli Interessati che lamentino un trattamento non corretto dei dati personali da parte dei Titolari.

Mettersi in regola può evitare le pesanti sanzioni amministrative previste dal GDPR. Senza dimenticare il danno sulla reputazione perché provvedimenti del Garante sono, infatti, pubblici.

Tenete d’occhio i prossimi numeri della Newsletter i posti sono limitati!

Fonte : ilsole24ore.com 20.05.2019

Photo luther bottrill su unpslash.com