12° INCONTRO DEL CICLO RITRATTI.

LUNEDÌ 16 MAGGIO 2022 ORE 17,30/19,30 | URBAN LAB | PIAZZA PALAZZO DI CITTA’ 8/F TORINO | incontro pubblico in presenza.

Moderatore: Manuel Ramello, PoliTo

Relatori: Gentucca Canella, PoliTo | Stefania Dassi , Ministero della Cultura

Per l’incontro sono stati concessi dal CNAPPC 2 Crediti Formativi professionali per gli architetti di tutta Italia, autorizzazione 397/22.

Incontro pubblico in presenza. Ingresso gratuito per il pubblico e i soci IN/Arch. Gli architetti che non sono iscritti ad IN/Arch e che desiderano i crediti dovranno pagare € 6 per i diritti di segreteria

Per partecipare all’incontro occorre iscriversi sulla piattaforma di Eventbrite.

Bruno Zevi e studio A/Z, Biblioteca civica Luigi Einaudi, Dogliani, 1963-64

«L’interesse principale della biblioteca di Dogliani sta probabilmente nella dimostrazione, che essa offre, di quanto un programma integrato possa informare e vitalizzare un intervento architettonico. Il merito ne va a Giulio Einaudi, che, esplicitamente o implicitamente, ha formulato agli architetti le seguenti richieste:

– reinventare per l’Italia, l’organismo della biblioteca popolare moderna, aperta al pubblico nella sua configurazione come nell’organizzazione, strumento non retorico ma immediato di democrazia;

– onorare, così facendo, con un intervento non monumentalistico ma di autentico “memorial”, la figura di Luigi Einaudi;

– attuare, con questo edificio, lo studio per un prototipo, tale da poter essere agevolmente riprodotto a costo economico in modo da colmare una gravissima lacuna civile: quella degli ottomila comuni italiani simili a Dogliani, in gran parte tuttora privi di biblioteca pubblica;

– inserirla nell’ambiente, paesisticamente ben definito, di fronte ad una chiesa ottocentesca, presso un frequentato nodo stradale: cioè renderla parte viva del paese, luogo di incontro e di scambio umano, non semplice centro nozionale;

– tener conto dei risultati degli studi e delle inchieste svolte, della partecipazione da parte dello stesso editore ai convegni e ai dibattiti dei bibliotecari, della convergenza di circa trecento esperti nella formulazione del catalogo più adatto per i 6000 volumi in dotazione: corrispondere cioè ad una preparazione minuziosa e approfondita» («L’Architettura. Cronache e storia», n. 100, febbraio 1964).

«Nel 1963, su incarico di Giulio Einaudi, lo studio A/Z Architetti e Ingegneri di Roma progetta, con la consulenza critica di Bruno Zevi, la Biblioteca di Dogliani, dedicata alla memoria di Luigi Einaudi.

Un prototipo, nelle intenzioni, da moltiplicarsi in centinaia di esemplari, per diffondere capillarmente la cultura nei comuni e nei quartieri urbani. Una svolta radicale nella politica delle biblioteche… Nel conferire l’incarico, lo stesso Einaudi ne precisa i principi conduttori: prefabbricazione, per ottenere bassi costi; libero montaggio degli elementi prefabbricati; posizionamento strategico nel tessuto urbano. Tali principi si inverano nell’immagine inedita di Dogliani, distesa orizzontalmente lungo il corso del fiume, vera “passeggiata tra i libri”. All’interno, scaffalature sospese e scorrevoli consentono la massima flessibilità funzionale: spazi per la lettura, il gioco dei bambini, l’ascolto della musica, conferenze e concerti. All’esterno, le fasce aggettanti e protese, di matrice wrightiana, utilizzate come scaffali, favoriscono, attraverso la piena visibilità dei libri, la massima osmosi tra interno ed esterno.

La scultura di Nino Franchina, collocata discretamente a lato della biblioteca, contrasta nel libero e frastagliato svolgimento verticale, l’orizzontalità dell’impianto architettonico. Con l’eccezione di Beinasco, Dogliani è rimasto un pezzo unico. Ma la sua attualità architettonica, funzionale e sociale fa sperare, anche a quarant’anni di distanza, che quel seme possa ancora germogliare» (Fondazione Bruno Zevi, La Biblioteca di Dogliani 40 anni dopo, 2003. https://www.fondazionebrunozevi.it/it/).

Dal caso studio della Biblioteca civica di Dogliani, ad episodi altrettanto significativi per il legame tra poetica autoriale e committenza d’eccezione, fino al recente aggiornamento delle opere piemontesi per il Censimento ministeriale, nell’incontro si affronteranno anche alcune considerazioni sulle difficoltose dinamiche per la conservazione e la tutela di questo patrimonio relativamente recente, nel quale si concentra la storia dell’architettura italiana dall’immediato secondo dopoguerra alla fine del Novecento.

Committenza: Giulio Einaudi

Progettista: Bruno Zevi (consulenza critica per la progettazione) e studio A/Z Architetti e Ingegneri, Roma

Coordinatore e direttore dei lavori: Vittorio Gigliotti

Consulente sistemazione a verde: Nello Renacco

Tecnica di prefabbricazione: Ruggero Altavilla

Strutture: Michele Pagano

Cronologia: 1963 | 1964

Indirizzo: Dogliani (Cuneo), Piazza Luigi Einaudi 9

Foto di Riccardo Moncalvo tratta da «L’Architettura. Cronache e storia», n.100, febbraio 1964

 

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