3° incontro del ciclo Ritratti.

Lunedì 11 ottobre 2021 ore 17,30/20,00 | Urban Lab Torino | piazza Palazzo di Città, 8/f.

Moderatore: Luca Gibello, Giornale dell’Architettura

Relatori: Elena Dellapiana, PoliTO | Michele Bonino, PoliTO

L’incontro da diritto a 2 Crediti Formativi professionali per gli architetti di tutta Italia. Approvazione del CNAPPC 919/2021.

Incontro pubblico in presenza. Ingresso gratuito per il pubblico e i soci IN/Arch. Gli architetti che non sono iscritti ad IN/Arch e che desiderano i crediti dovranno pagare € 5 per i diritti di segreteria.

Per partecipare all’incontro occorre iscriversi sulla piattaforma di Eventbrite e all’ingresso occorre presentare il Green Pass.

Uffici dei Lavori Pubblici del Comune di Torino

Nel luglio del 1956 esce il bando di concorso per la progettazione degli Uffici dei Lavori Pubblici del Comune di Torino. Tra i cinque gruppi partecipanti, viene preferito (pur non aggiudicandosi il primo premio) il progetto di Mario Passanti, Paolo Perona, Giovanni Garbaccio. Un primo progetto viene approvato nel 1958, ma diverse obiezioni poste dalla locale Soprintendenza e dai Consigli Superiori dei LL.PP da un lato, dalle Belle Arti dall’altro, obbligano i progettisti a numerose varianti, nonché a lunghe riunioni a Roma per discutere l’evoluzione del progetto.

La sua costruzione avrebbe colmato un vuoto di fronte al Duomo, rimasto tale per oltre vent’anni dopo la demolizione, della palazzata seicentesca di Amedeo di Castellamonte, nel 1935. Ma oltre dieci anni, dodici varianti e quasi 300 tavole di progetto sarebbero state ancora necessarie perché il Palazzo dei Lavori Pubblici fosse completato: la realizzazione dell’edificio si prolungherà fino al 1964.

Lo sforzo di interpretare i valori simbolici e civili, attesi da un edificio pubblico negli anni della ricostruzione, non evita un acceso dibattito cittadino sull’inserimento dell’edificio nel cuore del centro storico. Dibattito che si prolungherà addirittura fino al 2006 quando, dopo alcune ipotesi di demolizione o di radicale trasformazione, il “Palazzaccio” sarà sottoposto a un restauro conservativo: rimuovendo dalle sue facciate, oltre ai segni del tempo, quarant’anni di polemiche.

Il progetto dei nuovi uffici ripropone verso la piazza il porticato barocco originale, ma utilizzando i caratteri tipici dell’architettura neo-realista italiana, con paramenti murari in mattoni pieni senza intonaco, struttura in cemento armato a vista, parapetti realizzati con mattoni forati disposti con i fori in evidenza, ed assunti ad elemento decorativo.

Particolarmente interessante l’impianto distributivo, dove la tradizionale pianta ad H per uffici diventa elemento centrale del dialogo con la dimensione aulica della piazza del Duomo e dell’incombente porta romana posta a lato. Geniale la dislocazione dei volumi arretrati e del parapetto di coronamento all’ultimo piano, che riducono l’impatto del volume e mantengono verso la piazza l’altezza tradizionale della cortina edilizia barocca.

Committenza: Comune di Torino

Utilizzo: Uffici tecnici del comune di Torino

Progettista : Mario Passanti, Paolo Perona e Giovanni Garbaccio

Cronologia: 1957 | 1964

Indirizzo, Piazza San Giovanni 5, Torino

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