PROGETTARE LA RIGENERAZIONE URBANA.
26-27-28 NOVEMBRE 2019, 9.00/18.00 | SALE DELLA CIRCOSCRIZIONE 7, CORSO VERCELLI 15 TORINO | Iscrizione obbligatoria.
Workshop progettuale rivolto a progettisti e iscritti agli ordini professionali.
La partecipazione al workshop da diritto a 20 crediti formativi professionali (CFP), come da autorizzazione del CNAPPC n.1309/2019. Gli ingegneri e gli iscritti ad altri ordini, invece, potranno avvalersi del sistema di autocertificazione dei crediti se previsto dal CNI.

I risultati saranno presentati alla Circoscrizione e alla Città.

L’iscrizione al workshop ha un costo di € 40, per i soci IN/Arch la quota di iscrizione è di € 20. Per iscriversi QUI.

Perchè iscriversi al workshop?
  1.  Il workshop permette di fare un esperienza di formazione direttamente sul territorio e di discutere le proprie idee con i cittadini ai quali i progetti verranno presentati pubblicamente.
  2. Al termine del triennio formativo 2017/2019 è necessario fare un bilancio dei crediti acquisiti – oggi peraltro resi pubblici sul sito del CNAPPC – e dell’utilità del proprio percorso formativo. Questa è un’occasione di sperimentare attraverso il progetto le proprie idee e le proprie conoscenze e di metterle a confronto alla pari con i colleghi.
  3. il CNAPPC prevede che 20 crediti possano essere trasferiti sul prossimo triennio, quindi possono partecipare anche coloro che hanno già completato il proprio percorso formativo.
Per informazioni scrivere a progetto@inarchpiemonte.it

 

PROGRAMMA

  • 26 novembre 2019 saluti del Presidente della Circoscrizione 7 Luca Deri | illustrazione delle ipotesi di riqualificazione Scandagli e presentazione del programma di lavoro | sopralluogo nell’area di intervento | formazione dei gruppi di lavoro e avvio dell’esercitazione progettuale.
  • 27 novembre 2019 | 28 novembre 2019 esercitazione progettuale |  presentazione pubblica dei risultati da parte dei  gruppi di lavoro

Le sale della Circoscrizione 7 sono a disposizione per gli incontri e le sessioni di lavoro in gruppo. Le esercitazioni e i sopralluoghi saranno seguiti da docenti che seguiranno il percorso progettuale fornendo ai partecipanti supporto e materiali di lavoro. 

IL TEMA 

L’area presa in esame raccoglie molte e differenti situazioni problematiche: piazza Baldissera, relegata a pura infrastruttura viabilistica, il sedime ferroviario abbandonato della Ciriè/Lanzo, le aree ex-produttive come le Officine Grandi Motori, o i relitti di precedenti nuclei di servizi come l’Astanteria Martini, ma anche tante proprietà pubbliche e private più minute, oggi dismesse e in cerca di rientrare nel circuito degli usi urbani. Un quartiere con una tradizione di attività artigianali e commerciali, lambito da consistenti episodi di trasformazione al contorno, ma che rivela anche nuovi e preoccupanti fenomeni di spoliazione urbana, di emarginazione fisica e sociale tipici della crisi: sfratti, disoccupazione, chiusura di negozi e laboratori artigiani, spaccio, mancanza di spazi di aggregazione, di verde, di caratterizzazione morfologica e funzionale dei luoghi.

Il presupposto da cui IN/Arch intende partire è che possano essere messe in atto da subito iniziative sperimentali di rigenerazione, che prevedano il coinvolgimento di proprietà private e pubbliche oggi in attesa di nuove funzioni urbane.

I confronti che intendiamo avviare hanno l’obiettivo di andare oltre l’analisi e l’espressione di azioni normative per arrivare a individuare proposte, attori, correlazioni e processi, che possano successivamente essere sviluppati in azioni di trasformazione concrete e innovative..

Il ruolo di protagonista non è tanto affidato alla possibile potenzialità dei “pieni” dI recuperare il valore d’uso e di scambio in essi incorporato, ma al sistema di relazioni che è possibile innescare, attraverso la conoscenza, l’informazione, il confronto, la condivisione tra soggetti diversi; ruolo che è prerogativa principale dei “vuoti”, dello “spazio pubblico”, oggi spesso declassato a puro tessuto connettivo, funzionalmente necessario ma privo di connotazioni e negletto, quando non addirittura privatizzato e sottratto alla sue reale dimensione sociale: occorre invece restituire allo spazio pubblico la valenza strategica di scena urbana, di risorsa condivisa, di attivatore di pratiche sociali, lo spazio urbano deve rendersi quanto più possibile fruibile, attraversabile, deve costituirsi come luogo di dialogo e risorsa per le categorie più deboli, di deve adattare al mescolarsi e modificarsi di usi e culture e deve offrire visibilità e accessibilità a processi di continua innovazione, che ne dovrebbero garantire una intensa vitalità.

 EDICOLA ARTE è UN PROGETTO di ROSY TOGACI

foto di Davide Derossi

PER ISCRIVERSI